Catalizzatore di energia di Rossi e Focardi Meccanismo di funzionamentoSecondo Sergio Focardi e Andrea Rossi, il meccanismo di funzionamento è quello di una cella di Focardi-Piantelli.[8] Focardi fornisce una descrizione del fenomeno che può essere così riassunta:
In una cella elettrolitica (il catodo della quale è costituito da una barra contente una polvere di nichel) viene posta al suo interno una resistenza, il cui scopo è di aumentare la temperatura della cella fino a raggiungere un massimo di 500°C.
L'acqua contenuta nella cella subirebbe quindi l'elettrolisi in modo da produrre idrogeno atomico; essendo il catodo caricato negativamente, esso attrae i nuclei dell'idrogeno (che sono dei protoni, la cui carica è positiva) i quali entrano nel reticolo cristallino del nichel.
A questo punto avverrebbe la fusione: il protone entrerebbe dentro il nucleo del nichel andando così a formare rame (visto che, con l'eventuale aggiunta di un protone, il numero atomico salirebbe di uno) e dunque si produrrebbe un nucleo eccitato che poi decadrebbe per smaltire l'energia eccedente, in quanto il nucleo del rame è più "profondo" di quello del nichel (il che significa che il rame ottenuto è più legato e dunque un po' più leggero della somma del nucleo del nichel e del protone di partenza). I decadimenti possono essere di tipo gamma, beta più, oppure a cattura elettronica (o concatenazioni di questi decadimenti) fino a rendere stabile il rame. I decadimenti sono diversi a seconda di quale isotopo del nichel sarebbe coinvolto e dunque di quale isotopo di rame si produrrebbe.
Visto che i positroni si annichilano rilasciando raggi gamma, la maggior parte dell'energia liberata è in ogni caso formata da questo tipo di radiazione la quale viene assorbita dalla schermatura in bario e piombo e sprigiona così calore (Rossi afferma di aver misurato emissioni di raggi gamma con energie fino a 300 KeV).
Secondo le conoscenze fisiche attuali il fenomeno è da considerarsi inspiegabile in quanto, essendo sia il protone-nucleo di idrogeno sia il nucleo del nichel di carica positiva, ambedue dovrebbero respingersi e perciò non potrebbero avvicinarsi abbastanza da permettere la fusione tra i due nuclei (difatti le forze di attrazione nucleari forti prevalgono su quelle elettromagnetiche di repulsione, permettendo quindi la fusione, solo a brevissima distanza).
Per ovviare a siffatta impossibilità teorica, i ricercatori operanti nel campo della fusione fredda hanno proposto nel corso dei loro studi varie teorie onde spiegare tale fenomeno e, tra queste, vi è la teoria degli stati coerenti di Giuliano Preparata.
Da ciò che si è finora potuto comprendere, una delle novità più rilevanti inerenti al Catalizzatore di Energia di Rossi e Focardi rispetto alle metodologie precedentemente usate in simili sistemi sarebbe insita nella polverizzazione del nichel che, aumentando conseguentemente le superfici di contatto, renderebbe più facile per l'idrogeno caricare il "nichel" a sufficienza affinché si verifichi la fusione tra i due.[9]
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http://it.wikipedia.org/wiki/Catalizzatore...Rossi_e_Focardil'azienda greca che dichiara di avere già pronta la produzione del catalizzatore
www.defkalion-energy.com/Energy Catalyzer Bologna University Test 1/3 www.youtube.com/watch?v=z-0WvK2b7dU&feature=related